Il biberon da latte è uno degli strumenti base di quasi tutte le neo-mamme. O almeno di quelle che non vogliono – oppure non possono – allattare il proprio pargolo esclusivamente al seno. E’ da distinguere dai biberon (o dalle tazze) destinati principalmente all’acqua, in sostituzione del bicchiere, che rispondono a un’esigenza diversa e che spesso sono dotati di valvole per evitare che il liquido fuoriesca in caso di rovesciamento. Fatta questa premessa importante, proseguiamo nella nostra anlisi su quale  sia il miglior biberon per i nostri piccoli e per le nostre esigenze quotidiane di genitori.

Le marche di biberon sono numerose. Le più diffuse sono Nuk, Mam, Chicco, Philips, Tommee Tippee, Suavinex, Nuby , Tigex, Medela. Ma l’offerta del settore è davvero molto ampia, con prezzi che vanno da 5 euro a 20 euro.

Ovviamente – lo sottolineiamo – i latte materno rimane generalmente l’alimento migliore per i piccoli, ma sono diverse le circostanze che possono imporre una scelta diversa, come la scarsità del latte, l’arrivo tardivo della montata lattea, l’allergia al lattosio, malattie specifiche della madre o semplicemente l’esigenza di tornare al lavoro

Di seguito ti forniamo tre consigli pratici per evitare di sprecare denaro e scegliere il biberon giusto.

1) ATTENZIONE ALL’ETA’

A ogni età del bambino corrispondono esigenze pratiche diverse e un biberon diverso. Tanto più alla luce del fatto che è buona norma sostituire il biberon dopo qualche mese e, dunque, non è possibile utilizzare lo stesso strumento per anni. Al variare dell’età – e delle esigenze pratiche del bambino – cambiano poi due fattori: la capienza del biberon e la misura della tettarella, come vedremo meglio nel paragrafo seguente. Ma quando il bambino è in grado di tenere il biberon da solo può essere utile anche avere un biberon con impugnatura aggiuntiva a due manici, che facilita la presa al piccolo e minimizza le cadute.

3) SCEGLI LA TETTARELLA GIUSTA

La misura della tettarella è una variabile importante quando si acquista un biberon completo. Anche se va detto che le tettarelle sono intercambiambili e sul mercato sono presenti anche tettarelle vendute singolarmente. Le misure, va detto, vanno da 1 a 4 (fino al primo anno di vita le misure più diffuse sono la 2 e la 3) e tale numero – per semplificare – indica sostanzialmente l’apertura del buco da cui esce il latte. A una misura maggiore, insomma, corrisponde una minore resistenza alla poppata e una maggiore fuoriuscita di latte ad ogni singolo “tiro” del bambino. Va precisato, però, che sul mercato esistono anche biberon con tettarelle universali, che permettono di regolare il flusso semplicemente orientando diversamente il biberon: una soluzione che non ci sentiamo di consigliare, perché non sempre di facile utilizzo pratico. Per quanto riguarda i materiali, infine, le tettarelle più diffuse sul mercato sono quelle fatte in silicone medico e lattice naturale. Ma un’altra variabile è rappresentata dalla forma. Esistono infatti tettarelle a forma tonda e altre a forma anatomica, che cercando di emulare meglio le funzionalità del capezzolo materno. Importante anche, in caso di colica, affidarsi a uno dei tanti biberon con tecnologia anticolica presenti sul mercato,. che eliminano le bolle d’aria del latte.

3) CONSIDERA LA FACILITA’ DI LAVAGGIO

Sembra banale dirlo, ma molto spesso le famiglie scelgono per questioni di praticità di avere più biberon e magari uno di questi rimane per diverse ore, o giorni, nel lavandino prima di essere lavato (soprattutto se non si ha la lavastoviglie o quando si decide di abbandonare lo sterilizzatore). Il rischio è dunque quello di faticare per lavarlo nel migliore dei modi, cancellando i residui puzzolenti del latte rimasto. Ecco perché potrebbe essere utile comprare un biberon come quelli della Mum, che sono smontabili in diverse componenti. La maggioranza dei biberon in commercio, infatti, è composta di quattro pezzi: il contenitore, su cui si avvita una corona, la tettarella e il tappo. Ma il contenitore può non essere facile da lavare a fondo nel lavandino, problema che non si pone nel caso della Mum, in cui la base svitabile facilita notevolmente le operazioni di pulizia.

 

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